venerdì 4 ottobre 2019

Tempo di classifiche - I tre libri italiani pubblicati nel 2019 che più mi sono piaciuti

I leoni di sicilia - Stefania Auci

I tempi nuovi - Alessandro Robecchi

Fedeltà - Marco Missiroli

Tre titoli molto diversi fra loro, per genere, trama e prosa.

I Leoni di Sicilia è certamente il successo editoriale dell'anno. 
Con buona pace per i detrattori che vogliono fare paragoni inappropriati (non penso fosse l'intento dell'autrice) con Tomasi di Lampedusa o con I Vicerè di De Roberto.
Un successo che mi spiego facilmente con l'interesse che suscitano fra i lettori - anche quelli meno abituali, più discontinui - le saghe familiari.
Quella dei Florio è la storia di umili pescatori calabresi che, lasciata Bagnara, sbarcano a Palermo facendosi strada in un mondo degli affari colluso con la malavita, in una società arretrata ed ipocrita: fonderanno il loro successo sulla capacità di guardare al futuro laddove la paludata nobiltà palermitana manca delle più elementari capacità in ambito commerciale. 
Si arricchiranno, diventando famiglia di punta della nascente borghesia imprenditoriale. 
Bella la lingua utilizzata, con frequenti espressioni in dialetto che rendono molto musicale la lettura, già di per sé fluida. 
Belli i personaggi, con la loro smania di affrancarsi dalla povertà e di guadagnarsi un posto rispettabile, perennemente in lotta con quel senso di inferiorità per la mancanza di lignaggio nobiliare che nessuna ricchezza, nessun matrimonio di interesse può far acquistare loro.
Bella l'ambientazione storica in piena epoca gattopardesca.
Utile l'apertura dei capitoli con una breve digressione storica.
DIVULGATIVO

In libro in una frase

"A Palermo non basta lavorare e spaccarsi la schiena. Si deve sempre alzare la voce, imporre un potere, vero o presunto, combattere contro chi parla troppo e a sproposito. Conta l'apparenza. La menzogna condivisa, il fondale di cartapesta su cui si muovono tutti in un gioco di parti.  La realtà, la ricchezza vera, non te la perdona nessuno" 





I Tempi nuovi è l'ultimo volume in ordine di tempo della serie di Monterossi, autore televisivo prestato all'investigazione privata.
Ogni libro della serie ha un tema: in questo è decisamente attuale, sono "i tempi nuovi", quelli correnti, in cui tutto è fattibile, tutto è tollerabile, quello che fino a ieri era considerato riprovevole e vergognoso oggi è percepito come giustificabile. I tempi nuovi sono la società dei furbi, del "perché no?".

Una penna affilatissima quella di Robecchi, giornalista, autore televisivo e radiofonico, orgogliosamente radical chic che - tra le pieghe di un romanzo a tinte noir perfetto nella struttura narrativa e nel ritmo (si percepisce chiaramente la sua passione per Chandler) - coglie l'occasione per porre il problema dell'accettabilità, a tutti i livelli, di certi comportamenti.

E' il noir dell'anno anche perché - attraverso i dialoghi dei protagonisti e coprotagonisti - indirettamente coglie le contraddizioni della politica italiana contemporanea, triste espressione di una società superficiale.

L'introduzione al libro, in cui si descrive il risveglio della Milano produttiva, laboriosa ma anche cinica, è di rara efficacia.
CONTEMPORANEO

Il libro in una frase
"Vista da qui, a quest'ora, con questa luce che la taglia come forbici, la città è un mosaico, una geometria, una scacchiera dove i pezzi vanno al loro posto. E infatti ci vanno. Con la M1, M2, M3, la viola, la gialla, i tram, con macchine e motorini, permesso, si sposti, ma guarda come guida quello stronzo, ah, ecco il controllore, ora la pagheranno i furbetti senza biglietto! Uno si è buttato sotto la rossa, checcazzo, a quest'ora, bisogna essere proprio dei disgraziati, però!"

Di Fedeltà posso dire che mi ha lasciato un senso di inquietudine strisciante.
E' un bel libro, scritto con una prosa molto personale e riconoscibile, ricca di frasi tronche molto allusive.
Missiroli è un esteta della parola, la cesella abilmente, ha il mestiere e contemporaneamente fa letteratura, il che non è frequente.
Il fatto che abbia vinto lo Strega Giovani 2019 dimostra l'attualità e universalità del tema.
Cosa si è disposti a fare per salvare un rapporto sentimentale? E' giusto sacrificarsi in nome di una relazione? E' preferibile essere fedele a se stessi e rispettosi dei propri desideri oppure essere fedele al partner?
Quesiti importanti.
Un libro, più che sul tradimento, sull'insondabilità dell'amore sensuale e sui malintesi che incrinano la stabilità dei sentimenti consolidati.
PSICANALITICO

Il libro in una frase

"Amava i mutismi di questa donna che lo facevano lavorare concentrato, Margherita dava l'idea di non avere pensieri e improvvisamente di averne. Così non la guardava mai, come spaventato all'idea di sorprenderla in quei balenii mentali. Piuttosto la annusava: una fragranza che non aveva mai sentito - quasi di latte -, gli rimaneva finché non si buttava sotto la doccia"

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