lunedì 17 agosto 2020

Il Mago. W. Somerset Maugham


Adelphi ha appena ripubblicato un gioiello della narrativa europea del Novecento apparso per la prima volta nel 1908, a firma di W. Somerset Maugham (1874-1965), lo scrittore, drammaturgo e sceneggiatore britannico noto per il cinismo e la sferzante ironia dei suoi personaggi, l'esotismo delle sue ambientazioni e l'eleganza della scrittura.
In questo romanzo l'autore si ispira alla controversa figura - realmente esistita - di Aleister Crowley (1875-1947), esoterista, vissuto per lungo tempo in Egitto e padre del moderno occultismo nonché fonte di ispirazione per i satanisti, fondatore di una religione magica incentrata su pratiche sessuali, un uomo che catalizzò l'attenzione dell'opinione pubblica grazie all'eccentricità delle sue teorie e allo stile di vita libertino.
Oliver Haddo - il protagonista - è il discendente di un'agiata famiglia dell'aristocrazia inglese, è considerato un mago in grado di comandare gli spiriti e le forze della natura. Non può certo passare inosservato il suo fisico mastodontico, il sorriso malvagio, lo sguardo ferino, l'aspetto eccentrico del suo abbigliamento, l'arroganza dei modi esageratamente affettati. E' ossessionato dal desiderio di creare la vita attraverso le pratiche occulte che ha appreso nel corso delle sue peregrinazioni in Oriente.
Arthur Burdon, invece, è un giovane chirurgo che lascia l'Inghilterra per motivi di studio e si stabilisce temporaneamente a Parigi: con lui c'è Margaret, sua promessa sposa, orfana di cui è tutore, e Susie, un'amica ed ex istitutrice della ragazza.
Margaret è la quintessenza della modestia, del pudore, della bellezza, studia alla scuola d'arte ma aspira a un buon matrimonio, come ogni giovane donna del tempo. 
Burdon e Haddo si incontrano per il tramite di una comune conoscenza, il dottor Porhoët, a sua volta appassionato di alchimia.
Sono due modi di concepire la vita che si contrappongono: quello razionale e positivista di Burdon, che applica pedissequamente il metodo scientifico a ogni aspetto dell'esistenza, e quello magico-esoterico di Haddo, che si affida ai grandi alchimisti della storia per cercare di risalire alla fonte della vera sapienza.
Fra di loro c'è Margaret, la dolce e indifesa fanciulla: dopo l'iniziale freddezza e istintiva antipatia per il "mago", ella finirà per subirne la carica seduttiva e verrà travolta da un gorgo di violenza e aberrazione che la annienterà nello spirito prima ancora che nel corpo.
Ma nella lotta tra bene e male solo il bene può trionfare, anche se a costo di sacrifici inimmaginabili, grazie ai quali si leverà l'alba di una nuova era in cui qualunque pratica oscurantista sarà relegata ai margini di una società abitata da uomini giusti e virtuosi.
La scrittura ricca senza mai essere prolissa, le similitudini eleganti e la raffinatezza dell'ambientazione, tra la Parigi frivola e benpensante di inizio secolo e i tetri manieri dell'Inghilterra, fanno di questo racconto gotico un piccolo gioiello di inaspettata bellezza.
ELEGANTE NELLA SCRITTURA, ESOTERICO NEL CONTENUTO 📖📖📖📖📖

Il libro in una frase 
"Da giovane non credevo in nulla, perché la scienza mi aveva insegnato a diffidare persino dell'evidenza dei miei cinque sensi" replicò, stringendosi nelle spalle. "Ma in Oriente ho visto molte cose impossibili da spiegare con i processi scientifici a noi noti. Mr. Haddo vi ha dato una definizione di magia, ma io ve ne darò un'altra. Può essere semplicemente descritta come l'impiego intelligente di forze sconosciute, che il volgo non comprende o non tiene in alcun conto. Un giovane che vada a vivere in Oriente al principio si fa gioco del concetto imperante di magia, ma qualcosa nell'aria prosciuga la linfa del suo scetticismo. Dopo qualche anno, arriva inconsapevolmente a condividere l'opinione di molti saggi, i quali ritengono che, in fondo, qualcosa di vero c'è". 



martedì 11 agosto 2020

Solo Dio è innocente - Michele Navarra


Solo Dio è innocente - Michele Navarra, Fazi 2020

Nella Sardegna barbaricina, terra di aspra bellezza in cui la vita e i rapporti sono regolati da un antico codice di comportamento, fatto di violenza e sopraffazione, un ragazzino poco più che adolescente viene brutalmente ucciso sotto agli occhi del fratello. Da subito viene accusato Mario Serra, noto alle forze dell'ordine, appartenente a una famiglia da sempre in lotta con quella del ragazzo. Sembra una vendetta trasversale, l'ultimo episodio di una faida che ha già fatto versare parecchio sangue per le strade di Fonni.
Viene chiamato ad assumere la difesa l'avvocato Alessandro Gordiani che lascia il suo studio a Roma per andare a indagare nel Nuorese. Dapprima è dubbioso, la sua etica professionale gli impedisce di patrocinare un individuo che si è macchiato di un reato così brutale e insensato. Del resto i parenti dell'indagato non sono certamente esempi di specchiata onestà e tutto condurrebbe a percorrere la pista del regolamento di conti. 
Gordiani, pur tra mille perplessità, si lancia in un'indagine complessa, in cui gli elementi indiziari non sono decisivi e i rilievi tecnico scientifiche tutt'altro che dirimenti.
I suoi scrupoli morali ne usciranno rinsaldati: nessuno è totalmente colpevole o innocente, tranne Dio "perché solo lui poteva dirsi senza peccato, solo lui poteva essere considerato innocente". 
La giustizia degli uomini darà dimostrazione di ciò, e del fatto che quest'ultima può solo condurre - nella migliore delle ipotesi - all'accertamento di una verità che è pur sempre relativa, parziale, declinata secondo le leggi vigenti.
La giustizia amministrata dai tribunali per Gordiani può essere solo perfettibile in quanto modellata su un coacervo di valori che esprimono i bisogni e i principi fondativi di una comunità in un dato momento della sua evoluzione culturale: non è - ne può essere mai - assoluta. 
Il personaggio di Gordiani è estremamente vivido, perso tra le sue elucubrazioni filosofico esistenziali che ne fanno una figura contemporanea e sofferta, ma anche romantica e quasi eroica. Con la sua profondità catalizza da subito l'attenzione del lettore e lo conduce per mano attraverso una vicenda amara e realistica, in cui nulla è come sembra.
L'ambientazione è molto evocativa, Roma lascia spazio alle alture del Gennargentu col suo habitat quasi primordiale e incontaminato, alle campagne del Nuorese, alla bellezza selvaggia di luoghi lontani dalla civiltà.

Il libro in una frase
"Questa era per Alessandro la grande differenza tra il concetto di legge e quello di giustizia, quella distanza a volte incolmabile che aveva spesso intossicato le sue vittorie professionali più belle: la strisciante e fastidiosa consapevolezza di sottofondo che applicare la legge in modo corretto non sempre portava necessariamente alla vittoria, o al trionfo della giustizia"

la mia intervista all'autore

http://www.milanonera.com/solo-dio-e-innocente-intervista-a-michele-navarra/






Verso Nord -Willy Wlautin

VERSO NORD Autore: Willy Vlautin Editore: Jimenez – Collana Narrativa Anno edizione: 2022 Anno prima edizione in lingua originale:...