Marco Carrera è un oftalmologo quarantenne, romano. Una mattina come tante viene contattato dallo psicanalista della moglie Marina. Questi gli annuncia, senza troppi preamboli, che sua moglie sta per commettere un atto talmente grave da indurlo a violare il codice deontologico professionale, per avvertirlo del pericolo che sta correndo. Da qui parte il racconto della vita di Marco.
Fiorentino di origini, madre architetto - velleitaria e idealista - padre ingegnere - taciturno e introverso - da ragazzino ha avuto problemi di crescita. Per questo il padre, giunto alla soglia della pubertà, lo sottopone a una cura ormonale intensiva che gli provoca un aumento di statura considerevole in pochi mesi.
"Colibrì" è il soprannome di Marco, che richiama la sua esile bellezza durante l'infanzia.
"Colibrì" è il soprannome di Marco, che richiama la sua esile bellezza durante l'infanzia.
Colibrì è anche un uccello che riesce con il battito delle ali a rimanere fermo in un dato punto: sembra una contraddizione in termini, ma questo fenomeno della natura sa mantenere la perfetta immobilità solo muovendosi.
Nel soprannome che gli è stato attribuito c'è il destino del protagonista.
Nel soprannome che gli è stato attribuito c'è il destino del protagonista.
Inerte al centro del ciclone, mentre tutto si agita attorno a lui, Marco cerca di trovare una stabilità che gli è sempre mancata e che lo aiuti nei momenti peggiori a mantenersi a galla, a non sprofondare nel dolore che inevitabilmente incontrerà: un divorzio lacerante, un amore adolescenziale idealizzato e mai consumato, la morte prematura della sorella Irene, amatissima, l'incomunicabilità con il fratello minore, fino alla perdita più grande che un uomo possa sopportare, talmente grande che la maggior parte degli idiomi non prevede un vocabolo per indicarla.
Veronesi ha uno stile sempre riconoscibilissimo, originale, inconfondibile.
Al più distaccato racconto dell'Io narrante esterno si alternano passi, accorati e intensi, in prima persona, dove la storia avanza tramite l'epistolario con il fratello Giacomo o con l'amata Luisa, o tramite messaggi via sms con lo psicanalista Carradori, in un amalgama perfetto.
In alcuni snodi cruciali della narrazione l'autore si affida a monologhi interiori tramite i quali ci conduce efficacemente al cuore della disperazione del protagonista, toccando emozioni universalmente condivisibili.
Tutto il romanzo ruota attorno alla psicanalisi: Marco si sente accerchiato da persone che vi si affidano per risolvere le proprie idiosincrasie, lui che pure la sottovaluta ritenendo inutile praticarla, e anzi considerandosi una vittima della "psicanalisi passiva":
"... la psicoanalisi era come il fumo, non bastava non praticarla, bisognava anche proteggersi da chi la praticava. Solo che l'unica maniera conosciuta per proteggersi dalla psicoanalisi altrui era andare a propria volta in analisi, e lui su questo non intendeva mollare".
Paradossalmente, sarà un terapeuta ad aiutarlo a gestire il dolore nelle fasi più buie dell'esistenza.
"... la psicoanalisi era come il fumo, non bastava non praticarla, bisognava anche proteggersi da chi la praticava. Solo che l'unica maniera conosciuta per proteggersi dalla psicoanalisi altrui era andare a propria volta in analisi, e lui su questo non intendeva mollare".
Paradossalmente, sarà un terapeuta ad aiutarlo a gestire il dolore nelle fasi più buie dell'esistenza.
Tra le figure femminili spicca Adele, la figlia di Marco, per la tragicità del suo percorso umano: emotivamente fragile, nata da una madre anaffettiva e psichicamente labile, legata da un amore infinito al padre, che fin da piccola percepisce essere la sua unica ancora di salvezza.
Adele darà alla luce una bambina: una figura allegorica più che un personaggio, quasi messianica, da cui scaturirà una speranza di redenzione per la civiltà contemporanea.
TOCCANTE, DOLENTE 📖📖📖📖
TOCCANTE, DOLENTE 📖📖📖📖
Il libro in una frase
"Vi sono esseri che per tutta la loro vita si dannano allo scopo di avanzare, conoscere, conquistare, scoprire, migliorare per poi accorgersi d'esser andati alla ricerca solo della vibrazione che li ha scaraventati al mondo: per costoro il punto di partenza e il punto di arrivo coincidono. Poi ce ne sono altri che invece pur stando fermi percorrono una strada lunga e avventurosa perché è il mondo a scivolare sotto i loro piedi, e finiscono molto lontano da dove erano partiti: Marco Carrera era uno di essi"
"Vi sono esseri che per tutta la loro vita si dannano allo scopo di avanzare, conoscere, conquistare, scoprire, migliorare per poi accorgersi d'esser andati alla ricerca solo della vibrazione che li ha scaraventati al mondo: per costoro il punto di partenza e il punto di arrivo coincidono. Poi ce ne sono altri che invece pur stando fermi percorrono una strada lunga e avventurosa perché è il mondo a scivolare sotto i loro piedi, e finiscono molto lontano da dove erano partiti: Marco Carrera era uno di essi"
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http://www.milanonera.com/il-colibri-sandro-veronesi/
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