lunedì 2 maggio 2022

Gli scellerati - Fréderic Dard

 

GLI SCELLERATI

Autore: Frédéric Dard

Editore: Rizzoli – Collana Nero

Prima edizione in lingua originale: 1959

Anno edizione: 2022

Genere: Giallo e Noir

Pagine: 184

Valutazione: 5*

Consigliato: a chi – in letteratura – preferisce i personaggi cattivi e senza redenzione

Anni Cinquanta. A Léopoldville – un anonimo sobborgo parigino, abitato per lo più da famiglie operaie - vive Louise, diciassettenne irrequieta e volitiva, desiderosa di affrancarsi dalla provincia e da un noioso lavoro in fabbrica. Non va meglio il suo privato: la madre è una donna sciatta e trascurata che convive con un rammollito, alcolista e nullafacente.

Ci sono tutti gli estremi per voler fuggire da una condizione così grigia e desolata e Louise coglie l’occasione quando trova un nuovo impiego come colf presso la famiglia Rooland.

“Non so dirvi come mi sia venuta l’idea. Sapete cos’è un’illuminazione? É come un raggio di sole che ti ferisce gli occhi senza capire esattamente da dove venga.

Una sera, giunta davanti a casa di Arthur, mi sono resa conto che di sole, appunto, ce n’era solo dai Rooland”

I Rooland sono americani: Jess presta servizio a Rocquencourt presso il quartier generale della NATO, mentre Thelma passa la giornata sola, per lo più gingillandosi nel suo benessere ed esagerando con il vino e il fumo.

Scatta una fascinazione reciproca tra i due e la ragazza, che lentamente prende confidenza con i complessi meccanismi di una coppia di mezza età, ricca, annoiata e desiderosa di rinverdire con qualche éscamotage un matrimonio ormai privo di slanci.

“Perché [il signor Rooland] sentiva il bisogno di parlarmi? E perché continuava a ripetermi quella domanda stupida? Certo che stavo bene! Stavo benissimo sulla sua auto”

E ancora:

“La signora si era cambiata. Al posto dei calzoncini e della camicetta, indossava un accappatoio di spugna bianco a righe gialle e verdi, e si intuiva facilmente che sotto era completamente nuda. Era stravaccata sul divano del soggiorno, con una gamba all’aria. Sul pavimento c’era il giradischi automatico da cui proveniva la voce di Elvis Presley che cantava Loving You.

 < Hello!> ci ha detto semplicemente …”

Tra cene eleganti, rivelazioni intime, sguardi voluttuosi e complicità negate, Louise entra in un gioco pericoloso, da cui sembra essere travolta quando scatta il sentimento – forse ricambiato, forse no - nei confronti di Jess.

Ma è noto che un lungo matrimonio è un’entità complessa e indecifrabile: Louise – un po’ Lolita un po’ ingenua – non tarda a fare i conti con la realtà misera e spregevole che sta dietro l’immagine di un’unione modello.

In un climax crescente di eventi e confessioni di pulsioni nascoste, Louise, Jess e Thelma rinsaldano un legame di dipendenza vicendevole, tossico e patologico, che si manifesta in tutta la sua drammaticità dopo un tragico incidente stradale che coinvolge gli sposi.

Chi è Louise? Un’adolescente timida e impreparata alla vita o una scaltra manipolatrice?

Chi è Jess? Un uomo irreprensibile e saggio, succube del senso di responsabilità che prova nei confronti della moglie, oppure un perverso corruttore di minorenni?

Chi è Thelma? Una donna fiaccata da vizi e debolezze o una perfida e sensuale femme fatale pronta ai giochi più laidi per dimostrare il potere che esercita sugli uomini?

Il romanzo – relativamente breve – è scritto in prima persona: è Louise a raccontare la discesa agli inferi dei protagonisti, che intrecciano il più classico dei ménage à trois. Lo stile è essenziale, il linguaggio privo di sovrastrutture – come del resto lo è il personaggio di Louise. Il discorso diretto – quando è utilizzato – è molto efficace, le frasi sono snelle, le osservazioni della protagonista sagaci e schiette.

Il finale svelerà al lettore solo all’ultima frase dell’ultimo capitolo – nella migliore tradizione del genere - l’amara e inimmaginabile verità, facendo di quest’opera un perfetto esempio di dramma d’amore e morte.

Frédéric Charles Antoine Dard (1921-2000) è stato uno scrittore contemporaneo di Georges Simenon, e da quest’ultimo molto apprezzato. Autore di romanzi a partire dagli anni Quaranta, è un vero maestro del genere noir. Creatore fra l’altro della prolifica e fortunata serie del Commissario Sanantonio, nel 1957 fu insignito del prestigioso Grand Prix de la Littérature Policière.

Rizzoli ha recentemente ripubblicato – con una cover accattivante e curata e un formato ridotto che ricorda le collane acquistate in edicola – “Il Montacarichi” (2019) e “I Bastardi vanno all’inferno” (2021), ottimi esempi della sua prosa asciutta, arguta, ironica e spiazzante.

Il libro in una citazione

“In quel periodo, era come se avessi il presentimento di quello che stava per succedere. Giorno per giorno, qualcosa in me si trasformava. A dire il vero, credo fosse il mio modo di concepire la vita. Niente ormai mi pareva semplice. Ogni istante della giornata portava con sé un carico di inquietudine, ogni evento – anche il più banale, il più comune – un problema”

https://www.letsbook.org/2022/04/11/gli-scellerati/


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